Tutte le news aggiornate su FICO Eataly World – Fabbrica Italiana Contadina Bologna

Se cercate una sintesi di quello che è FICO Eataly World – Fabbrica Italiana Contadina a Bologna, cioè il parco agroalimentare più grande del mondo con tutto il meglio del made in Italy, il mercato, la ristorazione, la didattica, l’agricoltura, nonchè le news sull’apertura e sui collegamenti clicca qui FICO Eataly World aggiornamenti continuiApertura: 15 novembre 2017.

 

 

 

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Aggiornamento continuo del programma di “Milano Food City”…

1.a logo-Milano-Food-CityIl programma di “Milano Food City 2017” aggiornato ogni 4 giorni

Il food culture blog “Famelici” traccia una panoramica ragionata sulle principali iniziative della Milano Food City 2017 di maggio 2017, aggiornata ogni 4 giorni. Si tratta di centinaia di eventi programmati in concomitanza con Fiere, Saloni e “fuori salone”. Assisteremo a una serie di appuntamenti senza precedenti, sia per qualtità che per qualità. Quindi Milano fa sul serio nel proporsi come capitale mondiale del food e del gusto! Certamente l’eredità di una Expo dedicata all’alimentazione (con la Carta di Milano) è stata portatrice di grandi e inattesi sviluppi. La nuova Milano liquida e disseminata sta programmando qualcosa di “extra-ordinario”, portando alla ribalta le “Tre F”: Fashion, Furniture & Food, punte di diamante del Made in Italy di qualità. Al link di questo post del blog Famelici, cultura e cibo troverete un aggiornamento continuo. E’ l’unica piattaforma costantemente aggiornata su tutte le iniziative.

Questo è il sommario di tutti i punti che potete trovare in approfondimento.

  • I valori della “Milano Food City”
  • La Milan Food City: le sigle in campo
  • #MilanoaPlaceToBE, un portale per seguire il programma
  • Programma: qualche assaggio
  • “TUTTOFOOD”: quali iniziative
  • Seeds&Chips, the Global Food Innovation Summit
  • “Italian Gourmet”, 6-9 maggio, Super Studio Più
  • Taste of Milan – THE MALL di PORTA NUOVA
  • “Sapore in Lombardia”
  • Food Week, zona Savona-Tortona

Le tematiche di Expo Milano 2015 e della Carta di Milano sviluppate nella Prima Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, dal 21 al 27 novembre 2016

cucina-italiana-nel-mondo-novembre-2016I temi caldi sviluppati con successo da Expo Milano 2015 e racchiusi nella Carta di Milano come qualità, sostenibilità, cultura, sicurezza alimentare, diritto al cibo, educazione, identità, territorio e biodiversità, verranno affrontati dal 21 al 27 novembre 2016 nella Prima Settimana della Cucina Italiana nel Mondo. Verranno approfonditi durante questo appuntamento annuale sulla tradizione culinaria italiana all’estero, che intende esprimere livelli qualitativi di eccellenza, i seguenti argomenti: integrazione con il piano per la promozione straordinaria del Made in Italy; tradizione, artigianalità e innovazione di cui gli chef e i sommelier sono i massimi interpreti; valorizzazione dei territori e degli itinerari enogastronomici; internazionalizzazione della cucina italiana tramite le attività di specializzazione all’estero di giovani cuochi italiani e la presentazione dell’offerta della ristorazione italiana di qualità; diffusione dei valori della dieta mediterranea; presentazione dell’offerta formativa italiana nel settore enogastronomico per attrarre talenti dall’estero e fidelizzarli all’uso dei prodotti italiani di qualità e promozione della conoscenza delle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane, con particolare riferimento a quelle tutelate (DOP, IGP, DOCG, DOC, IGT e Biologico).

Il progetto si inserisce nel piano di azioni per il sostegno al settore agroalimentare e alla cucina italiana, c.d. Food act, presentato dal MIPAAF nel luglio 2015 per conto del governo italiano e nelle attività previste dal protocollo di intesa per la valorizzazione all’estero della cucina italiana di qualità, sottoscritto tra MAECI, MIPAAF e MIUR lo scorso 15 marzo 2016. Sono promotori dell’iniziativa attori pubblici e privati che rappresentano la cucina italiana di alto livello e l’Italia nel mondo: istituzioni, associazioni di categoria, scuole di cucina e reti dei ristoranti italiani certificati; protagonisti assoluti saranno i cuochi italiani, dagli chef di fama internazionale ai giovani allievi delle scuole di cucina.

La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo comprenderà 1.300 eventi in 105 paesi (come USA, Giappone, Canada, Brasile, Russia, Cina ed Emirati Arabi Uniti) e 295 sedi diplomatiche, consolari e degli istituti italiani di cultura, coordinati dalla rete all’estero della Farnesina e si suddivideranno in 173 conferenze, incontri con gli chef e dibattiti sulla tradizione culinaria italiana; 98 eventi promozionali con i ristoranti italiani locali e fiere; 151 cooking show, corsi sulla cucina e master class; 334 degustazioni e cene a tema; 23 concorsi e premiazioni per la cucina italiana di qualità; 32 seminari tecnico-scientifici e accademici; 390 proiezioni di film e documentari, rappresentazioni teatrali, concerti legati al cibo e 32 mostre di design, arte e fotografia legate alla cucina.

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Word Expo Dubai 2020, una Expo per tutti ma anche per tutti i momenti (prima, durante e dopo)

dubai-expopportunity-20120-expo-innovationQuesto l’antefatto: 2020 Dubai World Expo non sarà limitato ad un sito fisico, o per un periodo di sei mesi di tempo. Inizia ora, ovunque le persone si stanno unendo per pensare a quello che potrebbe essere. Expo fornirà una piattaforma per favorire la creatività, l’innovazione e la collaborazione a livello globale. Il nostro obiettivo è di lavorare con gli altri per accelerare lo sviluppo di soluzioni all’avanguardia, e scalare in modo che abbiano una portata e il valore che si estende ben oltre l’evento stesso”. Dunque AN EXPO FOR EVERYONE FOR ALL TIME/ UNA FIERA PER TUTTI PER TUTTO IL TEMPO. Il messaggio lanciato dalla futura capitale dell’innovazione (non solo del mondo arabo ma di tutto) è ricca di premesse, qualche pericolo, molta determinazione ad associare il mondo arabo di nuovo, dopo secoli, con il concetto di ricerca. propulsione, creatività. Ci riuscirà? Noi auguriamo a World Dubai 2020 Expo di riuscire (come è riuscita Expo 2015), cioè a diventare volano di una ben più grande affermazione. E dunque, di che cosa si tratta? Qualche esempio: tra i progetti realizzati o in corso di approvazione, Change Initiative, edificio non solo eco-friendly, ma anche green nella filosofia; Dubai Sustainable City, che sarà completato nel 2016/17, in cui oltre agli edifici sostenibili c’è anche una fattoria organica e un eco-resort, con 600.000 pannelli solari che forniranno ai residenti il 60% dell’energia e un sistema smart per l’ acqua che taglia i consumi del 30%; Desert Rose, una “smart city” di 14.000 ettari. E poi, ancora: pannelli solari sui tetti, vernici riflettenti che rendono più efficiente l’isolamento termico, uso di materiali riciclati come pannelli di legno, verde su terrazzi, facciate e tetti, impianti integrati per il risparmio di acqua. Dubai, famosa per i suoi grattacieli, le fontane, i mega-centri commerciali, le costruzioni avveniristiche sia spettacolari sia “green”, imbocca la strada della sostenibilità per edifici e progetti di sviluppo immobiliare, tanto che si stima che nel 2016 la superficie occupata da edifici “eco” potrebbe raggiungere più di 800 ettari.

Quali sono gli obiettivi che Dubai vuole raggiungere? Diventare nel 2020, anno che la vedrà protagonista dell’Esposizione Universale, una delle città più sostenibili al mondo e ridurre i consumi energetici del 20% entro il 2020 e del 30% nel 2030. Il 70% dell’energia prodotta viene infatti consumata dal settore residenziale (l’aria condizionata, ad esempio, è necessaria per sopravvivere a una media di 40° per la maggior parte dell’anno).

 

Gianfelice Rocca, le quattro strade per la crescita: scienze della vita, sostenibilità green, industria creativa, manifattura 4.0

L’Expo 2015 è stato il punto di partenza per le riflessioni che hanno caratterizzato l’assemblea di Assolombarda a Milano, un punto di partenza non tanto per nostalgia del passato quanto per dimostrare come con logica, forza di volontà e spirito imprenditoriale si possa tentare di uscire dalla palude della stagnazione in cui si trova l’Italia. E proprio seguendo la strategia dell’Expo il presidente Gianfelice Rocca ha indicato quattro strade per la crescita: scienze della vita, sostenibilità green, industria creativa, manifattura 4.0.

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Incontro “Semi di nuove economie” al Festival della Crescita. 14 ottobre 2016, Palazzo delle Stelline di Milano, ore 16

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Un appuntamento per parlare di economia collaborativa, grandi e  piccoli progetti e delle aziende ‘riverniciate di sharing’ al Festival della Crescita di Milano: è “Semi di nuove economie”, suddiviso in tre momenti (Pensare, Dire, Fare) e si svolgerà alle ore 16 di venerdì 14 ottobre al Palazzo delle Stelline.

Interverranno Gaetano Fausto Esposito, economista e segretario generale Assocamerestero; Davide Pellegrini, direttore Ferrara Sharing Festival; Nicola Zanardi, consigliere Ferrara Fiere; Alessandro Capelli, CSR Manager Altavia; Adriano Facchini, founder Civiltà della Qualità e Cristina Pasqualini, docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Coordinamento a cura di Fabrizio Bellavista, partner Emotional Marketing Research Innovation Lab.

Il Festival della Crescita è un progetto curato e realizzato da Future Concept Lab e ideato dal sociologo Francesco Morace con l’obiettivo di creare un circolo virtuoso tra i protagonisti dello sviluppo, per una crescita felice e possibile del Sistema Italia. La seconda edizione del Festival, dal titolo “XChange People. InnovAzioni future”, arriva a Milano dopo aver attraversato ‘in lungo e in largo’ l’Italia attraverso 11 tappe. Lanciato nell’ottobre 2015, il Festival della Crescita ha mantenuto la promessa di un progetto “in crescita”, con un’evoluzione e diffusione su tutto il territorio, in collaborazione con realtà imprenditoriali e istituzioni locali, che a Milano si ritrovano per definire una strategia comune per il futuro.

Il Festival della Crescita by Night

logo-festival-della-crescitaIl Festival della Crescita è un progetto curato e realizzato da Future Concept Lab e ideato dal sociologo Francesco Morace con l’obiettivo di creare un circolo virtuoso tra i protagonisti dello sviluppo, per una crescita felice e possibile del Sistema Italia; dal 13 al 16 ottobre 2016 si svolge il secondo appuntamento a Milano.

Venerdì 14 ottobre 2016, dopo l’incontro “Semi di nuove economie” delle ore 16 al Palazzo delle Stelline di Milano (vedi post successivo), il Festival della Crescita continua nella versione by Night, a cura di Luisa Cozzi di Expopportunity, quale estensione serale dei valori veicolati dal Festival stesso, con radicamento diretto sul territorio milanese.

Alle ore 19 vi sarà un aperitivo in condivisioni e convivialità ad Altavia per “DistrEAT, cortili aperti allo street food” in Alzaia Naviglio Pavese, 78/3 con organizzazione DistrEat. Alle ore 20.30 CenaOrtica (le prenotazioni sono ormai già chiuse), arte e musica, a cura di “NoLO Social District”, presso FermoImmagine – Museo del Manifesto in Via Gluck 45 con l’organizzazione di Sara Atelier (in collaborazione con la Sagra dell’Ortica di Malalbergo).

Il gruppo “Wonder Way, Esploratrici Urbane” e Giulia Capodieci, con le loro incursioni in bici (tempo permettendo!), faranno inoltre da fil rouge in tutte le tappe.

Va creato il mito nei nostri prodotti di eccellenza: la sfida è rendere memorabile la tradizione, narrarla

gustiamo-totale-visual-new2-2-2“Il futuro del made in Italy sta nel saper raccontare chi raccoglie sementi e produce formaggi e salumi d’eccellenza. Va creato un mito nei prodotti unici al mondo, come l’aceto Balsamico tradizionale di Modena Dop, e metterli in relazione con tour operator e chi promuove l’accoglienza turistica. Sta tramontando l’epoca degli chef percepiti come star. La sfida è rendere memorabile la tradizione”. Così parla Davide Rampello, docente al Politecnico di Milano e ideatore dei contenuti del Padiglione Zero all’esposizione universale, da un incontro promosso a Modena, presso Gusti.a.Mo, da “Piacere Modena”.
E prosegue l’antropologo Marino Niola, dell’università Suor Orsola Benincasa di Napoli:“l’Italia è la gastronomia del domani, perché è sostenibile. Il segreto è fare tesoro dei gusti dei mille campanili e degli artigiani che si fanno custodi dei mestieri”.
Parole molto precise quelle del sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli: “C’è un boom di turisti stranieri che visitano Duomo, l’Acetaia comunale, caseifici e prosciuttifici e fanno selfie davanti al ristorante di Bottura. Abbiamo messo l’agroalimentare ovunque, dal Festival della Filosofia ad Arti, perché l’agroalimentare è dentro di noi e questo ci offre condizioni per creare futuro”. Food for mind, dunque…

Dai campi abbandonati le erbe delle nonne. Iniziativa nell’Ossola, presto sarà un’e-commerce

erbe-selvatiche-coltivate-farmaceutica-riscoperta-valori-Le erbe selvatiche e non solo. Il consorzio si chiama “Erba Böna”, evoluzione dell’associazione costituita nel 2001 grazie a un progetto di cooperazione transfrontaliera con la Svizzera. Quindi si passa agli essiccatoi a Cavaglio Spoccia, in valle Cannobina e a quello di Verampio di Crodo.  Qui i lavorano i quindici: mentre in alta Formazza la produzione è tipica di montagna con l’achillea moscata, la genziana lutea, il genepì, l’arnica e le stelle alpine, scendendo a valle si è riusciti – con l’aiuto dell’agrotecnico Antonello Bergamaschi – a far crescere ciò che in natura si trova ad altre fasce climatiche, per esempio anche la melissa, menta piperita e citrata, iperico, arnica, calendula, lavanda, timo, malva, rosmarino, salvia e nei campi più esposti al sole – sulle rive del Lago Maggiore a Cannero e Cannobio – origano e lippia. Con il supporto del farmacista Eugenio Maddaloni tutto ciò diventa filtri di tisane digestive, dissetanti, per la tosse e, novità di quest’anno, bevande per combattere i disturbi femminili. Ecco qualcuno dei vari prodotti: Caramelle, liquori, oli per massaggi e poi cuscini che conciliano il sonno (alcuni con versi in lingua walser della formazzina Anna Bacher), aromatizzatori per vivande, scalda-collo, sacchettini riempiti di fieno ed erbe da appoggiare sulle parti doloranti. «Abbiamo per ora una distribuzione limitata a negozi delle zona, ma l’intento è di partire con l’e-commerce» aggiunge una delle socie

 Approfondisci: http://www.lastampa.it/2016/08/26/edizioni/verbania/dai-campi-abbandonati-le-erbe-magiche-delle-nonne-QpWoqRfJGzOxMCj5ORbzyJ/pagina.html